La Croazia quindi deve entrare in Europa, ma, secondo il papa, contribuendo ai "valori spirituali e morali che hanno plasmato per secoli la vita quotidiana e l’identità personale e nazionale dei suoi figli, forte di questa sua ricca tradizione". Non è mancato, da parte di Benedetto, l’invito a "ricordare le radici cristiane dell’Europa": un fatto, ha affermato, "necessario, anche per la verità storica". Niente da stupirsi per una Chiesa che ha santificato Stepinac " l’Arcivescovo del genocidio."
Chissà perché, però, la "verità" della Chiesa "dimentica" sempre, e convenientemente, alcuni fatti (o meglio crimini) storici (ma anche recenti), come quello nell’articolo che segue. Ma è veramente accettabile che una istituzione come quella cattolica, la cui storia è costellata di abusi (anche sessuali), violenze, crimini, genocidi, e che ancora oggi non riconosce la carta dei diritti dell’uomo, e che perdipiú ha nascosto e protetto in maniera omertosa (proprio questo papa) i propri membri dediti alla pedofilia, si arroghi poi il diritto di dare lezioni di etica e moralità, di parlare di valori?
La Grecia venderà le proprie isole, chissà quali isola dovrà poi vendere l’Italia...
Peccato per la conclusione con le solite battute gratuite sulle Due Sicilie, che dimostra solo l’ignoranza dell’autore, per il resto articolo interessante e congratulazione agli islandesi.
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