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Clamorosa dichiarazione a Porta a Porta

Anita Garibaldi: "mio nonno ha combattuto con i briganti"

A causa dello sfruttamento del meridione
sabato 5 giugno 2010 di Valerio Rizzo
Lo stesso Giuseppe Garibaldi afferm?, in una lettera ad Adelaide Cairoli del 1868, ?Gli oltraggi subiti dalle popolazioni meridionali sono incommensurabili. Sono convinto di non aver fatto male, nonostante ci? non rifarei oggi la via dell?Italia Meridionale, temendo di esser preso a sassate, essendo col? cagionato solo squallore e suscitato solo odio?.
Circa un mese, Anita Garibaldi, la pronipote dell?Eroe dei due Mondi, durante la trasmissione Porta a Porta di Bruno Vespa, ha parlato di una vicenda storica sconosciuta o meglio conosciuta ma ignorata e censurata dalla storiografia ufficiale.

? un vero e proprio scoop storico che, confermato anche da documenti dell’epoca, potrebbe aiutare a riscrivere una pagina ancora oscura del Risorgimento italiano: quella del Brigantaggio!
Indubbiamente questo fenomeno fu una ?lotta partigiana? con connotati di una vera e propria ?guerra civile?, che port? i piemontesi ad impiegare oltre 120 mila uomini per reprimerlo.

La discendente di Garibaldi dunque afferma che , Ricciotti Garibaldi, figlio secondo genito di Giuseppe, abbia combattuto nelle file dei Briganti contro l?Unit? d?Italia!
Durante la trasmissione, purtroppo vista da poche migliaia di spettatori, e di fronte a un Bruno Vespa sbigottito, afferma testuali parole:
"Mio nonno tornato a Caprera, si indign? talmente tanto dello sfruttamento del Meridione da parte della nuova Italia, che and? a combattere con i Briganti".

I documenti in nostro possesso parlano del fatto storico avvenuto nel territorio di Castagna, in provincia di Catanzaro, in cui operava un gruppo di briganti capeggiati dal garibaldino Raffaele Piccoli. Ma anche parlano della guerriglia andata avanti fino al 1870 coinvolgendo anche i comuni di Filadelfia (VV) e Nicastro (l’attuale Lamezia Terme).

La verit? nascosta sul periodo storico che va dal 1860 al 1890 sta venendo a galla, ma soprattutto pare che alcuni documenti siano ancora ?secretati?.
Meridionalisti, storici minori e cacciatori di documenti inediti stanno scandagliando gli archivi statali e comunali e ormai i tempi per affrontare l?argomento delle verit? storiche ? maturo e molti accademici stanno andando al di l? delle retoriche favolette risorgimentali dei ?buoni e i cattivi?.

Ma la storiografia ufficiale ancora continua ad ignorare il tutto, quando si ha paura della verit? non si ? liberi. Uno storico che perde la curiosit? e che a tutti i costi deve mantenere una versione ufficiale ? come se fosse incarcerato dal sistema! E non ? nemmeno accettabile che tocchi a sociologi, economisti e scrittori fare il lavoro degli storici.

Anita Garibaldi: Il Figlio di Garibaldi combatte al fianco dei Briganti (Porta a Porta)

I documenti allegati sono tratti dall’articolo linkato.


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