De Magistris, una vittoria schiacciante «Napoli liberata, sarò il sindaco di tutti»
Nostro commento: Vittoria "bulgara" per De Magistris, sostenuto da Italia dei Valori, Napoli Tua, Federazione della Sinistra e Partito del Sud, alle comunali di Napoli.
Il Partito del Sud fa centro e vince alla sua prima uscita a Napoli, possibile un consigliere e sarebbe il primo consigliere in assoluto per i movimenti meridionalisti a Napoli. Una vittoria di tutto il Sud.
E ora a votare i referendum...
De Magistris, una vittoria schiacciante «Napoli liberata, sarò il sindaco di tutti» Lettieri: gli auguro in bocca al lupo
Plebisito per il candidato del centrosinistra con il 65,2%
Allo sfidante il 34,8% dei voti. L’ex pm commosso: coraggio
e voglia di cambiare dei napoletani. Auguri della Iervolino
NAPOLI - «Sarò il sindaco di tutti. Sarò il sindaco anche di chi ha votato Lettieri e gli altri candidati al primo turno. Napoli è stata liberata». Sono queste le prime parole di Luigi De Magistris in conferenza stampa dopo la vittoria schiacciante nel ballottaggio per diventare sindaco di Napoli.
«Ringrazio prima di tutto i napoletani, tutti i napoletani e il loro coraggio, la loro voglia di cambiare modo di fare politica», ha detto ancora De Magistris. Che ha voluto sottolineare, commosso: «... il successo di un grande movimento popolare che mi dà una grande responsabilità, ma anche una grande leggerezza, perché vuiol dire che i napoletani hanno veramente voglia di cambiare pagia dopo gli anni del Bassolinismo, ma anche contro un’idea del fare politica del centrodestra che è lontano anni luci dalla nostra idea della politica».
De Magistris ha poi lanciato anche un messaggio alle parti politiche che hanno partecipato a questo successo: «Ringrazio il Pd e le forze che hanno voluto scegliere questa idea. E ringrazio il professor Pasquino (il candidato di centro che dovrebbe diventare il nuovo presidente del Consiglio Comunale, ndr) per la sua serietà, la sua correttezza e per l’impegno importante che certamente avrà nel futuro della nostra amministrazione».
«C’è stato un risultato inequivocabile, un voto popolare in favore di De Magistris che ha preso il volo. Gli faccio ’in bocca al lupo’, Napoli ha tanti di quei problemi che merita il mio buon lavoro».
Questo il primo commento a caldo del candidato del Pdl a Napoli, Gianni Lettieri dopo i dati che delineano un successo schiacciante per Luigi De Magistris. «Ringrazio - ha proseguito Lettieri che è stato salutato dall’applauso e dai cori di incoraggiamento dei suoi sostenitori - tutti i napoletani che mi hanno votato, sia al primo che al secondo turno. Avevo a cuore gli interessi della città e dei giovani».
A stretto giro gli auguri del sindaco uscente, Rosa Iervolino: «L’augurio piú vivo al nuovo sindaco di Napoli Luigi de Magistris». «Siamo sicuri - ha detto la Iervolino - che de Magistris saprà essere per la città una guida ferma e positiva verso ulteriori mete di sviluppo e di democrazia partecipata».
«Prendiamo atto con soddisfazione che la città, a larga maggioranza, resta in mano al centro sinistra - ha aggiunto la Iervolino - confermando anche per Napoli una tendenza ferma e radicale contro il centro destra che ormai si profila su tutto il territorio nazionale. Questo nuovo quadro politico non potrà non avere riflessi anche sul Governo ponendo finalmente fine ad un periodo di stasi, di recessione e di perdita di prestigio sul piano internazionale».
LO SPOGLIO DI 800 sez. SU 886
DE MAGISTRIS 235.933 voti 65,2%
LETTIERI 125.875 voti 34,8%
I risultati del Partito del Sud 1289 voti - 0,32%
Preferenze
GODANO CATALDO 62
RICCIO GENNARO 54
PISAPIA ARGENIO ANNAMARIA 50
BALIA ANDREA 46
COZZOLINO NADIA 44
CURATOLI LUCIANO 43
de FRANCISCIS di CASANOVA EMIDDIO 40
TROTTA ANTONIO 38
AMATRUDA LIBERATO MARIA 36
MENNA FRANCESCO 36
CITARELLA ALESSANDRO 35
ALBARANO ORESTE 34
PAPPALARDO BRUNO 30
RICCIO VINCENZO 27
ZONA PIETRO 23
LA FEROLA BARTOLOMEO 21
SALVETTI CINZIA 13
MILANESE ANTONIO 12
PAPPALARDO CHIARA 11
TRANI ANTONIO MARIO 7
DE STEFANO CRISTINA 7
ESPOSITO IVAN 6
INFANTE ENRICO 6
PAPPALARDO IMMACOLATA 6
TRUGLIO VINCENZO 6
SIRACUSANO IOLANDA 5
CAPEZZUTO CARLO 3
TURCO PAOLO 3
PROTO BIANCA 1
MARSIGLIA ROSA 1
LIPARI GIUSEPPE 0
CUCCURESE NATALE 0
COPPOLA MARIO 0
CASTELLANO GAMBINO COSTANZA 0
CARBONE EGIDIO 0
CALDERONE MARTINA 0
CALDERONE FRANCESCO MARIA 0
BIANCHETTI MARIO 0
LUPO ANNA MARINA 0
I dati sopra riportati non rivestono carattere di ufficialità. La proclamazione ufficiale degli eletti è prerogativa, per le elezioni amministrative, degli uffici elettorali centrali e circoscrizionali. La ripartizione dei seggi e l’individuazione degli eletti non tengono conto di eventuali "opzioni", incompatibilità e surroghe. Per ulteriori informazioni contattare la Prefettura di riferimento.
Altre liste con De Magistris
Italia dei valori 33256 - 8.13%
Napoli Tua 18822 - 4.60%
Federazione della Sinistra 14973 - 3.66%
Il Partito del Sud si era presentato anche a Grosseto, con gli autonomisti toscani (Lega Autonomista Toscana-Movimento Autonomista Toscano) dove ha ottenuto lo 0.15% al primo turno, e a Caserta dove si era presentato da solo ottenendo lo 0,09%.
forum
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Elezioni 2011: qualche osservazione sul voto “a Sud”- di Gennaro De Crescenzo (Movimento Neoborbonico)1 giugno 2011, di duesicilie
Il presidente del Movimento Neoborbonico ci ha mandato via e-mail un suo commento al voto napoletano, commento del quale non condividiamo alcune parti e che ci pare esaminare solo alcuni aspetti del voto.
Ecco il contributo:
Elezioni 2011: qualche osservazione sul voto “a Sud”
Questi i dati relativi ai “partiti sudisti”:
Forza del Sud 21.428 5,23%
Noi Sud 14.658 3,58%Insorgenza Civile 1024 0,25%
Partito del Sud 1292 0,32%Premessa: NAPOLI 812.450 aventi diritto; votanti 490.142 (60,33%); voti
validi: 409.895 (83,63%).Di fatto, giustamente sfiduciati, nauseati e arrabbiati, di fronte alla situazione tragica di Napoli (dalla spazzatura alla vivibilità fino all’occupazione) e di fronte a candidati
tutt’altro che credibili e, come al solito, calati dall’alto o senza un reale radicamento, un napoletano su due non ha votato: c’è un metodo più civile, più corretto, più democratico per far capire che Napoli è stanca?DA RILEVARE
1) Da un lato il discreto successo delle liste inserite nel sistema (Forza
del Sud e Noi Sud) ma legate al Sud unicamente nel logo, imbottite di figli
o nipoti o “amici e amiche” di politici o ex politici di tutto l’arco
costituzionale, capaci solo di raccogliere voti familiari o legati in
qualche modo alle loro attività personali politiche o extra-politiche.
Esempio già consolidato quello di Noi Sud legato all’ex ministro Scotti
o quello nuovo del sottosegretario Miccichè (Forza del Sud) che ha
salutato trionfalisticamente il suo positivo risultato a Napoli senza
specificare, però, che, nei fatti, nessuno conosce a Napoli il suo
partito, che il suo partito e nessuno dei suoi candidati ha speso una sola
parola o un’iniziativa o una manifestazione o almeno un comunicato-stampa
per intervenire su questioni riguardanti i temi del meridionalismo o delle
condizioni nelle quali è ridotta l’ex capitale del Sud. Analizzando
meglio i dati elettorali della lista di Forza Sud si scopre, allora, che il
suo successo è legato unciamente ai candidati. Qualche esempio: Domenico
Palmieri (già DC, attuale capogruppo al comune per il partito socialista),
Alessandra Iannuccilli (figlia del famoso deputato Sergio), Brunella De
Nardo (figlia di Anna La Rana -più volte candidata con Forza Italia- e di
Ettore, titolare della centrale elettrica Sippic di Capri oltre che moglie
di Aldo Licata, imprenditore artefice di un progetto di ammodernamento
della stessa centrale recentemente approvato dal ministero dello sviluppo
economico (FONTE: Repubblica, 6/5/11). Domanda ovvia: che c’entra un
partito del Sud con tutto questo?2) Dall’altro lato l’insuccesso delle liste “sudiste” fuori dal
sistema (Insorgenza Civile e Partito del Sud). Significativi i voti
raccolti da figure di riferimento “storiche” all’interno di
Insorgenza, lo schieramento che aveva fatto del radicamento e dell’azione
sul terrritorio la sua bandiera: le 98 preferenze di Nando Dicè; i 6 voti
di Nicola Catanese (per i Comitati Due Sicilie), i 23 voti di Fiore Marro
(per i Comitati Due Sicilie) in una lista che, al contrario, aveva
riscontrato un buon successo di voti a San Nicola (Ce). Nota a margine per
Insorgenza: i risultati confermano un trend nonostante due anni di lavoro,
visto che nella precedente tornata elettorale (provinciali 2009) si erano
assestati più o meno intorno alla stessa cifra (0,2%). 13 i voti di
Gianfranco Vestuto in un “cartello” di liste con la sua Lega Sud.
Ancora più significativi i risultati negativi raccolti dal Partito del Sud
(nonostante i vantaggi di un nome “fortunato” negli ultimi tempi):
anche in questo caso si tratta di una lista inserita in un cartello di
liste che hanno raccolto (con De Magistris) risultati più che positivi. Un
occhio alle preferenze racolte da alcuni candidati anch’essi
“storici” tra i meridionalisti: solo 46 le preferenze raccolte da
Andrea Balia (capolista), 40 quelle di Emiddio De Franciscis, 3 quelle di
Carlo Capezzuto, 0 quelle di Pino Lipari, 27 voti di Enzo Riccio
(segretario del partito).Superfluo annotare che le manifestazioni di entusiasmo raccolte intorno ai
militanti del partito del Sud in queste ore risultano immotivate
soprattutto in considerazione che il successo di De Magistris non è dipeso
dal loro contributo e questo rappresenta una nota amara per tutti noi.Anche in considerazione del fatto che, tranne che in questi ultimi giorni e
con rarissime dichiarazioni, De Magistris non aveva MAI affrontato con
parole o azioni di qualsiasi natura il tema del meridionalismo; che la sua
candidatura è stata appoggiata da liste di estrema sinistra che non hanno
MAI fatto del meridionalismo un loro riferimento politico; che la stessa
candidatura è stata sostenuta da intellettuali “ufficiali” più che
lontani dai nostri temi (in testa l’avv. Gerardo Marotta); che il suo
partito è tra quelli che hanno sostenuto per diversi anni i governi locali
di Bassolino e Iervolino; che tra i probabili consiglieri e assessori
risultano politici di varia provenienza che non sono MAI intervenuti sugli
stessi temi (da Migliaccio, Scala e Formisano consiglieri dela giunta
Iervolino a qualche candidato famoso come grande costruttore o manager di
aziende sanitarie ex area PD o Margherita o ex Verdi di giunte
bassoliniane). E la situazione (meglio chiarirlo) non cambia di molto con
il “rivale” Lettieri...Conclusione:
a) senza mezzi e senza una precisa identità comune non si raccolgono
risultati e anche unendo tutte le “debolezze” (e le diversità) non si
costituirebbe una vera forza e si rimarrebbe confinati nei soliti
zerovirgolab) inutile vantarsi addirittura di queste percentuali (“ripartiamo da
qui”: da dove? Da 15 voti?). Coloro che evidentemente non conoscono i
meccanismi elettorali (spesso frutto di errori o di provocazioni)
dovrebbero sapere che qualsiasi lista raccoglie fisiologicamente fino ai
mille voti o giù di lì se è vero che, ad esempio, alle ultime
provinciali di Napoli la lista “dei preservaitvi gratis e degli impotenti
esistenziali” raccolse le stesse preferenze di Insorgenza...c) i danni procurati da queste iniziative sostanzialmente velleitarie
(anche se in buona fede) sono notevoli e pesanti per tutto il mondo
meridionalista-sudista-borbonico-duosiciliano per l’effetto di delusione
e depressione post-elettorale riscontrabile soprattutto tra i militanti e a
livello giovaniled) è necessario, purtroppo, continuare il nostro incessante lavoro di
ricostruzione di memoria, identità e orgoglio senza il quale i risultati
saranno sempre gli stessie) ci chiediamo perplessi perché dovremmo, in futuro, “stare a sentire
tutte le voci” o discutere di leadership quando ci troviamo di fronte ad
imbarazzanti e ormai frequenti casi di leader incapaci (pur con le
attentuanti della difficile situazione elettorale napoletana o meridionale)
finanche di raccogliere voti nella loro stessa famiglia o tra i loro stessi
amici...f) quando ci renderemo conto che questo lavoro culturale sarà stato quasi
tutto portato a termine, candideremo i nostri e di certo non daremo a veri
o presunti leader la possibilità di raccogliere i frutti di questo lavoro
per rappresentare degnamente (e finalmente) gli antichi Popoli delle Due
Sicilie...Gennaro De Crescenzo
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