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Non solo in Tunisia - Il ritorno della classe operaia?

Voi siete qui - Nel reparto bunga-bunga vince il sí, ma di misura

di Alessandro Robecchi - da Il Manifesto 16.1.11
domenica 16 gennaio 2011
Nostro commento: Non solo in Tunisia c’è chi ha il coraggio di sacrificarsi per la libertà e la dignità, c’è un settore della classe operaia, quella della Fiat, qui in Italia, capace di resistere al dispotismo del profitto c’è da sperare che il suo sussulto di orgoglio si estenda al resto della società.
da Il Manifesto 16.1.11

Voi siete qui - Nel reparto bunga-bunga vince il sí, ma di misura

Ha vinto il sí – pur se di pochissimo – anche nei reparti bunga-bunga dello stabilimento di Arcore. Ora i turni per le signorine saranno piú lunghi, la pausa per riposare solo di dieci minuti, il diritto di sciopero non piú garantito. A quanto si apprende, avrebbero votato no le ragazze piú sveglie, quelle che il lavoro lo conoscono, ne sanno le fatiche, la stanchezza, il logoramento che porta. Il palo della lap dance spesso freddo a inizio turno, la mensa sempre un po’ triste con le pennette tricolori e le canzoncine che inneggiano al padrone Berluschionne, l’umiliazione del ritiro delle buste con lo stipendio, senza contributi né assegni familiari. E intanto, dicono molte, sentite dalla questura, il piano industriale non è chiaro, non arriva, non te lo fanno nemmeno vedere. Altre denunciano una specie di caporalato: Emilio chiama Lele, Lele passa col furgone a prelevarle, loro arrivano in fabbrica e si cambiano: via i vestiti e su la tuta, da infermiera, da poliziotta, a seno nudo. Dopo la pausa (dieci minuti) alcune escono dai cancelli, stanche, altre restano per gli straordinari, che possono durare anche tutta la notte. Il nuovo accordo prevede niente malattia prima dei festivi e niente diritto di sciopero, chi vota no perde anche il diritto all’appartamentino pagato dall’azienda. Hanno votato sí le piú privilegiate, le impiegate, quelle passate dalla catena di montaggio ad incarichi piú prestigiosi, come il reclutamento, o l’affido dalla questura di lavoratrici minorenni sorprese fuori dalla fabbrica senza documenti. Di queste condizioni di lavoro al limite del disumano, qualcuna parla, racconta al telefono alle colleghe, ruba qualche foto nei reparti e la mette sul suo computer. Il padrone, stock options comprese, guadagna mille, diecimila, centomila volte quello che prendono loro. Chi non ci sta è fuori dalla fabbrica, ributtata per la strada. Fabbrica Italia. E se compare una stella a cinque punte tracciata col rossetto sullo specchio del bagno? La stampa è molto allarmata: tornerà il terrorismo?


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