2S
Al nord si preferisce non guardare in faccia la realt

Quando il pregiudizio favorisce le mafie

I cattivi maestri: Il Giornale raccoglie firme contro Saviano - ha osato parlare di mafia al nord
sabato 20 novembre 2010
Ancora giornalismo del "fango" da Il Giornale che raccoglie firme contro Saviano perch? ha osato parlare di mafia al nord... certe cose non si possono dire, le "analisi" sulla mafia devono solo parlare del sud, dell’incivilt? di quelle lande, dell’omert?... se poi l’omert?, le collusioni con la mafia sono al nord allora l’omert? diventa istituzionale... Vendola dichiara che la Lombardia ? la prima regione mafiosa d’Italia e raccoglie l’indignazione di Formigoni che risponde che la Lombardia ? "attaccata" dalla mafia, dalla ?ndrangheta, dalla camorra e dalla Sacra corona unita (non si capisce per? la differenza qualitativa tra la due cose, quasi come se le mafie al Sud non fossero anche l? all’attacco della societ?). Il nord si indigna per Saviano, ma il Giornale non sembra intenzionato ad aprire alcuna sottoscrizione per la condanna di dell’Utri (padre fondatore del PDL secondo Berlusconi) in Cassazione a 7 anni in quanto anello di congiunzione tra la mafia e Berlusconi...
Riportiamo poi un articolo in proposito dal blog di Sonia Alfano. Segue il link per firmare l’appello di Articolo 21 a difesa di Roberto Saviano.

Inchiostro di piombo per Saviano

di Sonia Alfano (dal suo blog)

Prima, durante il processo Spartacus, i boss Iovine e Bidognetti fanno leggere al loro avvocato, arrestato qualche mese prima, un proclama contro Roberto Saviano dal vago retrogusto di minaccia. Poi, nell?ottobre del 2008, il pentito Carmine Schiavone racconta che entro Natale la camorra avrebbe ammazzato l?autore di Gomorra assieme alla sua scorta, con una bomba sull?autostrada Roma-Napoli. Era gi? pronto anche il detonatore.

Oggi, dopo la camorra, arriva Il Giornale dell?indiscutibilmente brillante duo Sallusti-Feltri. Sulla prima pagina del quotidiano di Paolo Berlusconi, infatti, quest?oggi viene lanciata la raccolta firme dal titolo esplicito: ?Una firma contro Saviano?. Se ci lasciassimo travolgere dall?indignazione avremmo fatto il gioco dei due gemelli del Giornale. Bisogna invece analizzare con calma questa mossa per niente sprovveduta e chiss? da quanto pronta per essere sparata alla prima occasione favorevole. Saviano lo hanno sempre odiato e detestato, ma era troppo politicamente scorretto attaccare una vittima designata della camorra. Ora, invece, hanno gettato la maschera, costruendo in maniera artificiosa un movente: Saviano ha portato in tv una verit? scomoda ovvero quella della mafia al nord, con la sponda politica della Lega.

La stessa Lega che si trova al Governo con un Presidente del Consiglio a cui per anni ha dato del mafioso. Eppure Saviano ha raccontato solo i fatti, confermati oggi dalla relazione della Direzione investigativa antimafia: la ?ndrangheta condiziona la vita sociale, economica e politica del Nord Italia e soprattutto della Lombardia, stringendo legami con le aziende e infiltrandosi negli appalti pubblici. Se lo dice la Dia va bene, se lo dice Saviano va abbattuto. Ed ? su questo passaggio che voglio soffermarmi.

Cattivi maestri. Usano la carta e la penna, incitano, non sono sprovveduti. Questa iniziativa non ha come fine quello di colpire Saviano direttamente, ma farlo detestare, farlo stare sulle ?scatole? anche agli indifferenti, lasciarlo, pian piano, da solo. Il lavoro sporco lo faranno altri. Questa iniziativa non la reputo affatto meno grave delle minacce esplicite della camorra; investire Roberto Saviano con un carico di violenza fatto di firme vergate con un odio, senza vergogna e senza il minimo rispetto per la sua storia personale, ? un chiaro messaggio: non tutta la gente per bene sta con Saviano. E se sei contro Saviano certamente non sei per forza un camorrista. Ma puoi essere un lettore del Giornale, uno che vota centrodestra, che paga regolarmente le tasse e che non ha un?amante. Nemmeno maggiorenne. Quindi passa il concetto che puoi essere contro Saviano e contro la camorra, e che se la camorra ammazza Saviano tu rimani contro di lei e contro il defunto scrittore.

Cattivi maestri, Feltri e Sallusti, che per ragion di Governo non esitano a sparare moralmente contro un?icona, contro un ragazzo che ?ha solo scritto un libro?, vero, ma che ha risvegliato la coscienza dei giovani non solo italiani, ma di tutto il mondo, che da un po? ormai divorano le sue parole, e ora i suoi monologhi in tv. Io, pur pensando quasi tutto il male del mondo nei confronti del duo del Giornale, non riuscirei a fare loro quello che stanno facendo a Roberto. La loro petizione ? la bomba, la camorra sar? solo il detonatore.

Cattivi maestri, sicuramente inconsapevoli migliori alleati della camorra: entrambi odiano Saviano, entrambi lo vorrebbero lontano dalla tv, entrambi lo vorrebbero zitto; che gli uni vorrebbero usare la censura e gli altri il piombo ? questione poco rilevante. E? il sentimento anti-Saviano che ? devastante.

Il nostro compito, della politica per bene, della societ? civile per bene e dei lettori per bene ? quello di alzare la guardia, di aprire gli occhi, perch? la petizione del giornale del premier contro Saviano non ? indegna, non ? squallida: ? semplicemente fatale.


Firma l’appello a difesa di Saviano di Articolo 21

"Il Giornale" apre questa mattina una campagna di firme contro Roberto Saviano. "Le sue pi? che rivelazioni e riflessioni ci sembrano fanfaronate" ha scritto nel suo editoriale Vittorio Feltri, il direttore che non dovrebbe editare n? dirigere perch? sospeso "per aver violato la dignit? e l’onore del collega Dino Boffo e per aver compromesso il rapporto di fiducia tra stampa e lettori". Un indiscutibile maestro quindi in quanto a fanfaronate.
Noi crediamo che sia grazie alle "fanfaronate" di Saviano e di tanti altri giornalisti che coraggiosamente, e spesso silenziosamente indagano sulla criminalit?, sui rapporti tra mafia, economia e politica se si sia aperto uno squarcio, uno dei tanti muri di omert? di questo Paese, e se si ? arrivati agli arresti di capi clan come Antonio Iovine.

Roberto Saviano ed altri giornalisti meno noti hanno avuto il fegato di urlare a Casale di Principe, paese ad alta densit? camorristica in faccia ai boss, chiamandoli per nome "Non valete niente!" Per questo siamo con Saviano, e con tutti i Saviano che ogni giorno dalle redazioni pi? grandi a quelle pi? sperdute ingaggiano una battaglia difficile e rischiosa contro la criminalit? e i suoi intrecci perversi.
Giornali e tv, giustamente, hanno fatto gli elenchi dei criminali di mafia, camorra e ’ndrangheta compiuti sotto questo governo. Ci piacerebbe altres? che stilassero anche una lista di tutti i cronisti che da nord a sud rischiano la propria pelle per raccontare la verit?. Se poi hanno ancora spazio potrebbero ricordare quanti e quali sono i deputati, i senatori, gli assessori, e i consiglieri su cui pendono pesanti accuse di mafia. Se vorranno li aiuteremo nell’impresa.

da ...Cos? ? se mi pare di Pier Luigi Zanata

In quanto al "diritto di replica" di Maroni, questi a fronte di un monologo di Saviano di circa 30 min, ? gi? apparso in televisione (esclusivamente per rispondere a Saviano) per pi? di 2 ore e 45 min... senza tener conto dell’elenco che legger? nella prossima puntata di "Vieni via con me".


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