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IL REGIME ITALIANO IL PIÚ CORROTTO ED IL MENO EFFICIENTE DEL MONDO OCCIDENTALE, secondo dati della BANCA MONDIALE. (Agosto 2005)

L'indice di efficacia governativa della Banca Mondiale esamina la qualità dei Servizi Pubblici. Valuta la professionalità dei rappresentanti del governo che forniscono i servizi, la burocrazia, la pressione politica sui dipendenti pubblici e la credibilità del governo riguardo agli impegni presi. L'indice relativo all'Italia raggiunge il 70,2%, piú basso non solo del dato relativo ad altri paesi sviluppati come i Paesi Bassi, il Regno Unito. la Germania, gli Stati Uniti. la Francia e la Spagna, ma anche di Botswana, Martinica ed Aruba, tra gli altri. La media per i paesi sviluppati raggiunge l'89,7%.

Libertà d'espressione e responsabilità (Voice and Accountability) è un indice che comprende una serie di indicatori che misurano vari aspetti del processo politico, le libertà civili, i diritti politici ed umani, misura quindi quanto i cittadini di un paese sono capaci di partecipare nella selezione dei governi. Il valore per l'Italia è l'82%, il valore piú basso tra i paesi sviluppati dell'Occidente, piú basso del valore relativo ad alcuni dei muovi paesi dell'Unione Europea come Polanda ed Estonia (entrambi all'85%), e comunque molto dietro a Portogallo (93,2%), Spagna (87,9%), e addirittura Dominica (85%).

L'indice relativo al controllo della corruzione valuta la percezione pubblica della eventuale utilizzazione del potere governativo per promuovere interessi privati. Il valore per l'Italia è il 74,9%, comparato ad una media del 91,4% per i paesi sviluppati, si tratta del valore piú basso per un paese sviluppato occidentale. L'Italia è immediatamente preceduta da Bhutan e Martinica (75,4%), anche Botswana ha un valore piú alto (80,8%), come pure Malta (87,7%), Cile (88,7%) e Macao (91,6%), tra molti altri.

L'indice relativo alla regola della legge (rule of law) esamina la fiducia nella legge da parte di varie entità, l'incidenza del crimine, e la capacità di rendere operativo un contratto. Per l'Italia il valore è 71%, ben dietro alla Spagna (85%), alla Francia (88,9%) e alla media per i paesi sviluppati (90,3%). I Paesi Bassi sono al 95,2%, seguiti dagli Stati Uniti e dalla Germania, entrambi al 92,3%. Di nuovo Martinica e Antille presentano valori piú alti dell'Italia, cosí come Grecia e Ungheria.

L'indice della qualità di regolazione (regulatory quality index) verifica se il governo mette in atto politiche che impediscono i meccanismi del libero mercato e se la regolamentazione e supervisione delle banche è efficace L'Italia ha ottenuto un punteggio basso su questo parametro in relazione agli altri paesi sviluppati, 81,8% in rapporto ad una media del 90,6%.

L'Italia presenta anche uno degli indici piú bassi tra i paesi sviluppati per l'indice di stabilità politica e assenza di violenza (political stability and absence of violence), questo indice combina diversi indicatori che misurano la percezione della possibilità che il governo in carica sarà destabilizzato o rovesciato mediante mezzi incostituzionali e/o violenti, incluso violenza interna e terrorismo. Il valore per l'Italia è 56,3%, comparato al 60,7% degli Stati Uniti, all'88,3% dei Paesi Bassi, e addirittura inferiore a quello di Paesi meno sviluppati come la Mongolia (61,2%), Botswana (69,4%). Il valore per l'Italia è inoltre il piú basso per questo paese negli ultimi 10 anni.

I valori indicati sono quelli relativi al 2004. Bassi valori per questi indici sono d'ostacolo per gli investimenti stranieri, aumentano i tassi di rischio sui mercati finanziari e danneggiano l'allocazione delle risorse.

I dati della Banca Mondiale sono di dominio pubblico (in the public domain) (Kaufmann D., A. Kraay, and M. Mastruzzi 2005: Governance Matters IV: Governance Indicators for 1996-2004. ).