DueSicilie.org: Contributed and Selected Articles - Articoli inviatici e/o selezionati - Artículos que nos han enviado o seleccionados.

Ddoje Sicilie, 4 novembre 2000 - Riceviamo questo articolo dalla Feder-Mediterraneo.

NOVITÀ SULLA LA CRIPTA DI S. Margherita DI MELFI

di Franco Cacciatore
Melfi

La Soprintendenza ai beni storici della Basilicata restituisce al suo antico splendore un gioiello del medioevo: LA CRIPTA DI S. Margherita DI MELFI.
Fra gli affreschi, che la ricoprono per la quasi totalità, è presente il "monito dei morti ai vivi" che rappresenta l'inizio di tale raffigurazione in Italia ed insieme presenta l'immagine di Federico II falconiere.
"A pochi soggetti sono stati dedicati tanti studi. Come è noto, lo spettacolo cominciò col Racconto dei tre morti ai vivi in cui tre giovani incontrano tre cadaveri che ricordano loro la vanità del mondo. Il tema fu dipinto dapprima in Italia, dove si sviluppa in una serie che muove dagli affreschi di Santa Margherita presso Melfi e dalla cattedrale di Atri.". Cosí Jurgis Baltrusaitis, lituano, nel suo volume "Il Medioevo Fantastico".

Ebbene chi scrive si è sempre battuto per questo autentico gioiello medievale, che si trova alla periferia di Melfi, nei pressi del cimitero della città, quasi interamente affrescato purtroppo scavato al disotto da una strada a largo traffico. Di qui le continue infiltrazioni di acqua piovana, l'estendersi di una crescente flora fungina che distruggeva giorno dopo giorno i preziosi affreschi.
Il caso ha voluto che fossi chiamato nel 95/97 ad espletare il compito di Assessore ai Beni Culturali per il comune di Melfi. Un'occasione unica. E grazie alla sensibilità della Soprintendenza ai beni storici ed in particolare Soprintendenti Abita e Savona ma anche degli amici della Giunta, Sindaco l'On. Brescia, che mi accordavano un atto essenziale: l'allacciamento della rete elettrica ed il farsi carico il Comune del relativo consumo, i lavori - dopo una serie di difficoltà burocratiche - potevano avere inizio.
Lavori di ripulitura e consolidamento affidati ad una ditta specializzata in restauro di opre d'arte, la GER.SO. di Rimini, a questo si aggiunge il prosciugamento dell'ambiente con l'installazione di aeratori e deumidificatori. Dopo diversi anni la prima parte dei lavori è giunta al termine. Mentre le apparecchiature per mantenere asciutta la cripta continuano a funzionare la Soprintendenza ha realizzato anche un efficiente impianto di illuminazione a mezzo di paletti fissati al suolo recanti lampade che permettono una visione perfetta degli affreschi. Alcuni saggi mostrano la loro originaria bellezza. L'importo necessario è stato inserito nel bilancio 2001 e si spera nel finanziamento. Altra opre da eseguirsi è quella della sostituzione di una porta metallica sistemata dai restauratori perché nella cripta vi sia una temperatura costante, con altra di legno. Per questa si sarebbe trovato un finanziamento privato, l'Università Popolare di Roma. In conclusione, e per davvero piccola favilla gran fuoco feconda. La mia piccola opera volta a salvare questo unico tesoro d'arte lucana sta dando i suoi frutti. Però non è possibile tacere dell'interesse suscitato verso la chiesa rupestre di S. Margherita e proprio nelle ricorrenza degli 800 anni della nascita di Federico II, dal Dottor Lello Capaldo. Egli, in un lavoro a quattro mani, con Annamaria Ciarallo, nel 1994 pubblicava un volumetto dal titolo "Federico II a Melfi - Ritrovato il vero volto dell'imperatore". Lo studio era volto appunto al famoso affresco del "Monito dei morti ai vivi", rappresentato nella cripta di Santa Margherita. Il Dottor Capaldo aveva individuato nei vivi Federico II e la sua famiglia in abiti di falconieri.
L'imperatore con la barba rada e rossiccia, con daga orientaleggiante, guanto e falco, la moglie Jolanda d'Inghilterra con occhi cerulei e Corradino con chioma bionda. Tutti con la tipica borsa dei falconieri adornata con fiori otto petali, un numero mediano fra cielo e terra tanto caro a Federico. Si scatena una bagarre. Si ribellano gli studiosi con la S maiuscola. Definiscono fantastica la tesi di Capaldo. Però la notizia suscita tanto interesse. Cosí in Olanda da parte di una Associazione che si dedica a "Danze macabre" nate nel '400 ma che potrebbero trovare origine proprio nella rappresentazione duecentesca, dalla Germania dove ad una serie di pubblicazioni sulla scoperta, segue la richiesta da parte di mostre e Musei per inserire l'immagine della Chiesa di S. Margherita di Melfi. E l'interesse si allarga a tour operator italiani e tedeschi che inseriscono nei loro pacchetti di viaggio S. Margherita per animare "verosimilmente" l'immagine di Federico II. Dire grazie al Dottor Capaldo sarebbe poco. D'altronde non si comprende tanta avversione alla sua tesi. Di recente si è appreso che il famoso mausoleo romano di Cecilia Metella è un autentico falso, per non essere la sua tomba eppure si continua a visitare l'opera come tale.
Ed allora perché schierarsi contro lo studio di Capaldo, per il quale, tra l'altro, giungono significativi consensi dall'estero? È da dire che a distanza di qualche anno anche in Italia si comincia a parlare di ipotesi, adducendo proprie argomentazioni, quasi si volesse togliere la paternità della possibile scoperta al legittimo autore. Ma "dispute" a parte resta una realtà inconfutabile. Da una Melfi celebrata per essere la città delle Costituzioni di Federico II, la città di Concili Papali, tenuti dal 1059 al 1221, e che ridiedero alla Chiesa libertà ed autonomia, una piccola cripta forse per troppo tempo dimenticata rilancia in modo forte una centralità culturale che il centro lucano dà all'intero meridione d'Italia.


The Authors are responsible of their opinions - Gli autori sono responsabili delle loro opinioni - Los autores son responsables de sus opiniones
Disclaimer: All articles are put on line as a service to our readers. We do not get any economical advantage from it. Any copyright violation is involuntarily, we are ready to exclude any article if so requested by the author or copyright owner. Send a message to: copyright@duesicilie.org
Lista/List