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La scatologia mariana tra decreti carta da cesso e Potenza "città di m..."
C’è una regione italiana in cui il 71.9% (su 23) degli anestesisti sono obiettori di coscienza: perché a nessuno sembra importare che un servizio sanitario sia offerto a singhiozzo?
L’attentato a Charlie Hebdo, ha detto bene Michel Onfray, è il “nostro 11 settembre“. Ha colpito un piccolo giornale laico e libertario, dichiaratamente ateo, scomodo e provocatorio, noto per satira verso tutto e tutti. Anche verso la religione, anche sfidando l’islam e rappresentando il profeta Maometto. Cosa vietata dalla dottrina e inaccettabile per un gruppo di estremisti, che ha deciso di massacrare i giornalisti. Dopo anni di denunce per blasfemia, minacce, insulti e accuse di razzismo, vandalismo, la redazione data alle fiamme.
Appuntamento culturale di notevole livello la settimana scorsa all’Itcg Manlio Capitolo di Tursi, dove c’è stato un incontro pubblico con Pino Aprile.Tanti gli studenti frequentanti gli ultimi due anni di corso che hanno riempito l’aula magna “N. Marrese” per ascoltare l’autore di Terroni e Il Sud Puzza. Accanto a lui c’erano il prof. Giovanni Lasalandra, in rappresentanza dell’associazione Non Solo 58 che ha organizzato l’evento, e il dirigente scolastico Lucia Lombardi.
A cura di Redazione (retenews24)
“Acquistate i prodotti made in Sud!”. Un imperativo categorico per i meridionalisti, una scelta fondamentale per rilanciare l’economia del Mezzogiorno. Il blog dei ‘Briganti’ ha stilato un dettagliatissimo elenco di aziende e prodotti agroalimentari ad hoc per i consumatori, con tanto di categorie in base alle esigenze delle famiglie. La giusta risposta allo strapotere delle industrie del Nord che, come riportato dal sito, “su 72 miliardi l’anno di spesa fatta dai cittadini del Sud, ben 63 sono di beni e servizi prodotti al Nord. Solo una parte dei restanti 9 miliardi resta poi nel Mezzogiorno, essendo compresa in essi anche la quota di spese estere”.