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Sull’articolo di Pagano
È facile salire in cattedra e fare il censore, senza dare delle risposte. Ma forse lo scopo è un altro, non capiamo perché quando si raggiunge un minimo obiettivo, e questo vale per qualsiasi attività meridionalista, si deve poi fare del tutto affinché si butti tutto all’aria... Inoltre, ognuno di noi deve prendersi gli onori ma anche gli oneri.
Che dire? La cosa ovviamente dispiace anche se non ci resta che prenderne desolatamente atto.
Comunicazione del Dott. Lorenzo Terzi, ex Direttore Responsabile della rivista ?Due Sicilie?.
Cari amici,
ho letto su Facebook un pezzo di Antonio Pagano, comparso sull’ultimo numero di "Due Sicilie", in cui l’autore spara a zero sui movimenti meridionalisti in genere e sui Neoborbonici in particolare (ti pareva!).
Mi è stato riferito che, nella gerenza della rivista, appare ancora il mio nome con accanto la qualifica di "direttore responsabile". Sono venuto a conoscenza di ciò indirettamente, perché il suddetto Pagano non si degna piú di mandarmi una sola copia della rivista.
Ora, desidero voi sappiate - a scanso di equivoci - che la mia breve esperienza di direttore di "Due Sicilie" si è conclusa lo scorso settembre con le mie dimissioni.
Pertanto non sono in alcun modo responsabile di quanto Pagano ha scritto nel suo articolo, né, ovviamente, approvo i contenuti dello stesso; peraltro essi non sono stati mai da me vagliati prima della pubblicazione.
Grazie dell’attenzione, e scusate il disturbo.
Lorenzo Terzi
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