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"C’erano ladri intorno a Garibaldi, una miriade."... "Non abbiamo avuto mai pi? un premier simile [Cavour]. Fu l’unico a ragionare in grande. Per fare l’Italia il piccolo Piemonte mand? in Crimea 15 mila uomini, pi? di tutti i soldati italiani di oggi in missione all’estero. Non le pare che basti?"...
ergo, per essere grandi bisogna servire interessi altrui... non per niente l’Italia (ma non il Sud) ? da sempre il paese dei Machiavelli... (machiavelli da quattro soldi, ma sempre machiavelli)...
ovviamente ? il meglio che possiamo presentare...
Segue un racconto su John Martin di Raffaele Stasio da La Repubblica - Napoli 28-8-10.
A tale proposito Roberto Della Rocca e Andrea Casiere sono andati a leggersi cosa effettivamente è scritto nel fascio 246 dell’Archivio di Napoli e hanno riportato quanto riscontrato in una nota su facebook dalla quale citiamo liberamente qui di seguito. Bisogna aggiungere che il resoconto della Fiera di Parigi del 1855 (la data effettiva, anche se si è sempre indicato il 1856) cita anche un primo premio per l’industria dei coralli napoletana. Resta peraltro il fatto che le Due Sicilie (come Stato) non risultano incluse nell’elenco degli Stati partecipanti.
Pare però che ci siano altri documenti che comproverebbero il terzo posto delle Due Sicilie, i riferimenti però, per ora non sono noti, dovessere concretizzarsi ve ne daremo conto in una nota o, se necessario, in un prossimo articolo.
Seguono alcuni commenti in proposito di Gennaro De Crescenzo (Presidente del Movimento Neoborbonico)
L’articolo ? stato ripreso dal sito "Thule Italia", divertente il commento dove dice "Riteniamo che solo attraverso una seria analisi della nostra storia nazionale (anche pubblicando delle provocazioni come l?articolo qui di seguito) si possa giungere ad una serena valutazione di ci? che unisce e quanto divide quel popolo che ancora non ? stato fatto. Un tentativo fu onestamente compiuto dal Fascismo ma per la sua breve durata non ha potuto sortire gli effetti desiderati lasciando un popolo nuovamente in balia degli invasori." Divertente perch? il regime fascista ? durato per pi? di un ventennio, evidentemente troppo poco per il tentativo indicato (e per? apparentemente sufficienti per le guerre coloniali e mondiale, gli assassinii politici, la repressione, la censura, le leggi razziali, etc. etc.).
Un recente articolo sul Quotidiano della Calabria tratta del contributo degli arbëreshe (italo-albanesi) all’Unità d’Italia, contributo che spesso viene rappresentato come monolitico a favore dell’unità (come per l’appunto nell’articolo citato), mentre nella realtà in ambito arbëresh erano presenti le stesse divisioni presenti nelle popolazioni meridionali dell’epoca. Ne approfittiamo per riproporre un nostro commento ad un libro di Domenico Cassiano in due volumi che tratta proprio del Collegio italo-albanese di S. Adriano (C. Marco Editore, 1999).
L’articolo del Quotidiano della Calabria citato può essere raggiunto grazie al link riportato (o come file pdf qui allegato).
"Risorgimento, sistema Parlamentare e Stato fortemente centralistico hanno definitivamente dirottato l?evoluzione storico-sociale delle Regioni del Mezzogiorno verso il modello deteriore e sottosviluppato che conosciamo. Non solo il Meridione era dotato di maggior ricchezza e mezzi produttivi poi inesorabilmente liquidati, ma con l?Unit? Nazionale cambi? profondamente il rapporto del cittadino con le Istituzioni dello Stato."
Con queste parole comincia l’interessante articolo dal numero di giugno di Forum, che ci trova concordi su molte cose, eccetto per? l? dove vuole apparentemente collegare il brigantaggio post-unitario allo sviluppo delle mafie, cosa che ci sembra errata. Tra l’altro ? peculiare (ed errato) l’uso della parola "inciucio" utilizzato nell’articolo per indicare un accordo, infatti inciucio in napoletano significa pettegolezzo.
In ogni caso ? innegabile che mafia, camorra e ndrangheta siano prodotti dell’unit?... del resto la cosa ? logica, i simili si associano, e il peggio del sud si associ? con il meglio del nord, i "patrioti rivoluzionari".
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