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Articoli di questa rubrica


Sicilia: La solita politica italiana degli "amici degli amici"

Fondi dell’agricoltura alle mogli dei governatori (Due Sicilie)

di Antonio Fraschilla - La Repubblica (Palermo) 9.1.11
lunedì 10 gennaio 2011
Nella graduatoria dei finanziamenti per ammodernare le aziende anche le signore Lombardo e Cuffaro. Mezzo milione alla consorte dell’attuale presidente della Regione, 700 mila euro a quella del suo predecessore La Regione finanzia le aziende agricole. Anche quelle delle mogli del presidente (...)


L’intollerante fondamentalismo cattolico

Moschee e libertà religiosa, due pesi e due misure (Italia)

di Cecilia M. Calamani - da cronachelaiche.it
lunedì 10 gennaio 2011
Dopo il caso di Milano, scoppia quello di Torino. Cambiano i protagonisti ma non i toni e le argomentazioni. A causa del via libera della giunta Chiamparino alla costruzione di una grande moschea in via Urbino, è partita la ‘crociata contro’. A capeggiarla un illustre difensore delle radici (...)


La Chiesa: una minaccia per la democrazia

Chiesa di regime (Italia)

di Walter Peruzzi - da cronachelaiche.it
lunedì 10 gennaio 2011
Dopo che Silvio Berlusconi è riuscito a “comprarsi” il voto di fiducia della Camera, le alte gerarchie cattoliche si sono precipitate a dargli il loro sostegno in nome dei “valori” e della “stabilità”. Berlusconi garantisce il crocifisso 
Il primo è stato Ratzinger che il 17 dicembre, ricevendo il (...)


La "sinistra" si accorge delle menzogne risorgimentali?

E la bandiera dei tre colori è sempre stata la piú bella? (Italia)

di Eugenio Scalfari - La Repubblica 9.1.11
domenica 9 gennaio 2011
Pare che anche la sinistra inizi ad accorgersi che le menzogne risorgimentali non sono piú sostenibili (né credibili). In questo articolo Scalfari presenta una versione del cosiddetto "risorgimento" ancora edulcorata (la "forza" economica del nord si concretizzò solo dopo l’unità grazie alla depredazione del Sud e si basava su un sistema di sostegno di amici degli amici molto simile al sistema attualmente vigente). Si ammette il passaggio di soldi dal Sud al Nord, però poi si indora la pillola millantando che le risorse furono intercettate dalle clientele meridionali (magari in parte, ma il grosso ovviamente finí al nord, se no con quali soldi si sarebbe industrializzato?). E’ vero che la visione risorgimentale leghista (anche se indubbiamente un passo avanti rispetto all’ufficialità vigente) è becera e tende piuttosto a sostituire le mitologie ufficiali con altre altrettanto fantasiose. Il federalismo leghista servirà per continuare a drenare risorse dal sud verso il nord e a ufficializzare il dualismo che si è costituito con l’invasione piemontese... e si potrebbe continuare. E la bandiera? Un artificio retorico per non dire le cose come stanno.


Farneticazioni e scempiaggini dalla rete

Pesante e ingiustificato attacco ai dipendenti statali (Due Sicilie)

I CDS in un articolo su Facebook
martedì 28 dicembre 2010 di Guglielmo Di Grezia
Riportiamo i commenti di Guglielmo Di Grezia su un articolo apparso su Facebook nel quale si equiparano i dipendenti statali, tout court, a "servitori dello Stato", sono parole che ricordano i famosi "anni di piombo", chi dice tali parole a cuor leggero non può che assumersene la totale responsabilità, parole che comunque non possono essere accolte che con sorpresa e sdegno.
Evidentemente se si arriva a questo devono mancare altri argomenti, ma fomentare ridicole divisioni è proprio quello di cui ha bisogno il Sud? Resta poi l’amaro per il fatto che i commenti critici all’articolo su Facebook siano stati tutti cancellati e gli estensori bannati... evidentemente il dialogo e lo scambio di idee non fanno parte dei metodi correnti da quelle parti.

Alla fine si invita il presidente dei CDS ad un incontro diretto sui fatti relativi alla Nazionale di calcio delle Due Sicilie, altro argomento dove i CDS hanno millantato falsi crediti e falsificato la verità (vedi in proposito l’articolo: "Le "tre" nazionali di calcio delle Due Sicilie".



"Riforma" universitaria: al peggio non c’è mai limite

Sei motivi per cui la Legge Gelmini è un regalo a baroni, università private, grandi atenei “amici” del ministero (Italia)

Mentre il CEPU (e le università private) non devono garantire alcuna prestazione essenziale (le Statali sí)
venerdì 17 dicembre 2010

Un sintetico documento (2 pagine) che mostra come il DDL alla camera sia ulteriormente peggiorato (al peggio non c’è mai limite).



La "riforma" non affronta nessuno dei problemi dell’università

Eppure l’università è efficiente (Italia)

di Ugo Arrigo * - da Il Fatto del 16.xii.2010
venerdì 17 dicembre 2010
Nell’ultimo decennio l’Università pubblica è divenuta piú efficiente e ha prodotto piú laureati a un costo unitario inferiore ma i ministri Gelmini e Tremonti non se ne sono accorti. Come premio per l’incremento di efficienza il fondo ministeriale di finanziamento ordinario degli atenei è stato (...)


l’ira della Santa sede per i file di Wikileaks

Il segreto di Pulcinella (Italia)

di Federico Tulli - da Cronache Laiche
domenica 12 dicembre 2010
Insabbiare qualsiasi notizia relativa ai crimini pedofili compiuti all’ombra della Chiesa. In Vaticano dev’essere un gesto riflesso. Come altro definire l’ira della Santa sede per i file di Wikileaks pubblicati venerdí dal Guardian che svelano la reticenza delle gerarchie d’Oltretevere coinvolte (...)


Polemiche anche in Rete per gli spot Rai sui dialetti

La RAI e le lingue regionali (Italia)

di linguasarda da guide.supereva.it
domenica 12 dicembre 2010
Ancora una volta il "servizio pubblico" si allinea con la parte piú ignorante e becera della società italiana (non quella che parla in dialetto, ma la stessa che blatera di unità e spreca i soldi pubblici celebrando sopraffazione e falsità). Un errore, purtroppo, senza attenuanti, segue un interessante articolo e alla fine l’invito ad aderire ad un gruppo Facebook critico verso la Rai e i cinque spot (dove gli unici ridicoli sembrano piuttosto essere coloro che non capiscono).
Certo che ci vuole una bella faccia tosta, in Rai, a criticare i dialetti quando nelle trasmissioni che diffondono e producono si sente parlare tutto il tempo in romanesco...


Troppo conformisti gli storici accademici meridionali?

"Terroni" di Pino Aprile all’università, del Nord (Italia)

di Costanza Castellano
domenica 12 dicembre 2010
E cosí Terroni è arrivato all’università! Sembra incredibile quanta strada ha fatto questo libro che ha doppiato felicemente la boa (incredibile) delle 500.000 copie! La notizia è recente e siamo ormai abituati alle infaticabili peregrinazioni di Pino Aprile in tutta Italia per presentare la sua (...)


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