C’erano una volta i neo-borbonici... poi seguí il caos.... si è ancora in tempo a mettere ordine tra i movimenti meridionalisti e ad isolare coloro che hanno interessi solo apparentemente coincidenti con gli interessi del Sud.
Fara Misuraca, siciliana di Palermo, ci invia l’interessante articolo pubblicato di seguito, nel quale mette in evidenza alcune palesi contraddizione dell’indipendentismo meridionale e siciliano, ovviamente non ? un attacco all’indipendentismo per se, ma piuttosto ad una certa disinvoltura a lasciar dirigere, ancora una volta, la cosa a gente del Nord (che qui al Sud non si sia capaci di imparare dal passato?)
Sulla rivista Due Sicilie segue l’eterna querelle su se sia corretto dire Borbone o Borboni nel riferirsi alla famiglia reale delle Due Sicilie (e per estensione a quella spagnola e a quella francese, suddividendosi, come ? noto, tale famiglia in tre rami principali). Noi preferiamo la forma Borbone, perch? in linea con l’uso attuale, in riferimento al trattamento dei cognomi, dell’italiano standard.
...Questa chiesa non serve a nulla di positivo; il suo umanesimo ? del tutto astratto; non ha occhi per il futuro; l’unica cosa che le preme ? difendere i propri interessi. Sta svolgendo lo stesso ruolo del paganesimo al tempo della decadenza dell’impero romano, anche se Ratzinger ? convinto che questo ruolo appartenga solo agli Stati indifferenti alla fede.